lunedì 18 agosto 2014

I campeggi pullulano di animatori!

Sabato fuga dalla città. Siamo andati a comprare una tenda da Decathlon perché la mia, o meglio quella di mia sorella, proprio non riuscivo a trovarla. Ho cercato ovunque ma niente.
Comprata la tenda partiamo alla volta di Anzio e andiamo al campeggio di Parco della Gallinara.

Non ero mai stato in un campeggio, ci volevo troppo andare. Mi sa proprio di una di quelle esperienze da fare almeno una volta nella vita. Dormire fuori casa all'aria aperta e cercare di arrangiarsi senza tutte le comodità della vita moderna. E invece no.

Forse ho letto una volta di troppo le storie delle Giovani marmotte sul Topolino, ma ero convinto che campeggiare significasse abbracciare la natura, vivere la natura e dimenticarsi della città. Niente di tutto questo. Campeggiare oggi, per lo meno in Italia, significa andare in un villaggio pieno di animatori, piscine, ristoranti, mercati. Anche i campeggiatori non sono sprovveduti, ho visto antenne paraboliche, cucinotti, camper super accessoriati.
MA ALLORA CHE RAZZA DI CAMPEGGIO È?!

Se vi portate tutte le comodità della città, chi volete prendere in giro con la storia della vita in mezzo alla natura? Tra l'altro gli animatori li odio, sono come la peste e pure in campeggio me li devo trovare? Io boh.

Il prossimo campeggio lo faccio nel salone di casa mia.