mercoledì 28 maggio 2014

Le lettere di Ex

L'avevo ignorato per tanto tempo, oggi ho deciso di aprirlo. 

Poco fa ho riaperto un album fotografico che mi aveva regalato il mio ex. Non lo aprivo veramente da tanto, da forse più di un anno.
Nelle foto ci siamo noi due che ci abbracciamo, al mare, in montagna e principalmente foto sue perché è sempre stato un egocentrico assurdo. Poi ci sono io senza barba che faccio tanto ridere, ma andiamo avanti.

Quello che veramente mi ha sorpreso è stato ritrovare delle vecchie lettere che mi aveva spedito quando ancora vivevamo lontani, in due nazioni diverse. Il fatto che ancora conservi queste lettere, per molti, sicuramente significherà che sono ancora attaccato a lui e perciò le lettere mi avranno sicuramente fatto male e invece...
Invece no. Più le leggevo e più mi sono reso conto di quanto quella persona non facesse proprio per me. Siamo stati insieme tre anni solo perché mi ero incaponito e ho voluto a tutti i costi rimanere con lui sebbene notassi che eravamo troppo diversi e c'erano troppi conflitti tra di noi. Anche perché ormai era entrato di prepotenza nella mia vita. Conosceva i miei amici e i miei genitori e i miei parenti. Mi sono ritrovato più di una volta a pensare che se ci fossimo lasciati sarebbe stata una gran rottura di scatole dirlo a tutti. Sono stato sempre una persona molto pragmatica, non mi giudicate maledetti.

Le sue lettere erano eccessivamente sdolcinate e vuote. Esatto, vuote penso che sia l'aggettivo che meglio identifica le lettere e quello che ho provato nel leggerle: vuoto.
Lettere piene di "te amo" "te quiero" "has cambiado mi vida por completo". Non era certo uno scrittore di romanzi e si notava (era anche abbastanza ignorante, se vogliamo mettere i puntini sulle "i"), però mentre le stavo rileggendo questa sera notavo quanto fosse diventata una consuetudine scriverci e dirci "ti amo". Non metto in dubbio i suoi sentimenti, anzi. All'inizio, soprattutto lui, era totalmente preso da me! Mi voleva addirittura sposare, avevo solo diciott'anni e lui circa ventuno

Non ho sentito niente proprio perché io sono cambiato. Non sono più il Pierpaolo del 2010 che era all'inizio di una delle sue prime relazioni sentimentali. Sono cambiato e questa relazione ha contribuito notevolmente a farmi cambiare il mondo in cui guardo il mondo. In meglio, adesso so che cosa voglio. Lo so.

Ho passato così tanti momenti con lui che non posso odiarlo. È facile dire "quello stronzo del mio ex" come fanno tutti. Io non lo odio, le cose non sono andate come volevamo e abbiamo finito per litigare per ogni cosa, però all'inizio abbiamo passato dei bei momenti. Quindi forse è per questo che tuttora conservo l'album con le lettere. Il giorno che me ne libererò sarà perché ormai non significheranno più niente per me, un po' come un libro del liceo o un vecchio pupazzo. 

Nel frattempo ho avuto un'altra relazione, ma non è stata così importante come questa. Ho già voltato pagina da tempo, tranquilli non ho avuto nessun ripensamento questa sera. 

Chissà che cosa mi riserva il futuro.


2 commenti:

  1. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

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  2. E' sorprendente come questa cosa l'abbia riscontrata anche io praticamente due giorni fa :-)
    Anche io conservo praticamente tutto e non penso che questo significhi essere ancora attaccato al passato. Non penso che butterò mai nulla, perché una sola volta l'ho fatto e me ne pento tantissimo ancora oggi. Non farlo neanche tu.

    Leggere di se stessi nel passato è una sensazione bellissima; ti guardi e ti chiedi 'ma sono io?'.
    E ti rispondi che no, 'eri' tu, non 'sei' tu.
    Ecco perché amo follemente scrivere. E poi rileggere.
    Quindi mi piace molto leggerti in questo tuo post :)
    Ti abbraccio :)

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