venerdì 23 maggio 2014

Quando il mondo virtuale si incontra nel mondo reale

Come molti dei miei lettori sapranno, sono ossessionato da Twitter.

Non so bene com'è successo. Mi sono iscritto per suggerimento di ex e ho mollato. Sì, ho mollato anche ex. Ho ripeso Twitter per prendere in giro Papa Benedetto XVI e ho smesso, anche lui ha chiuso col pontificato. Poi verso l'estate ho incominciato a tuittare a manetta e fino ai giorni nostri.
Tramite questa rete sociale così particolare ho conosciuto tante di quelle persone che praticamente ho più vita sociale di prima e anche prima stavo sempre fuori casa. Quindi per tutti quelli "se stai sempre su Twitter come fai ad avere una vita sociale" FOTTETEVI.

Vi ricordate Virtual Yui? Adoravo quel cartone
Ultimamente ho conosciuto un sacco di ragazze e ragazzi conosciuti su Twitter il più delle volte per strada o per locali. Io sono a favore di questo nuovo modo di conoscere le persone, anche se è ancora considerato molto da sfigati

- Come lo hai conosciuto?
- Emh, amici in comune!
- I suggerimenti di amicizia di Facebook non valgono.
- Ah.

Io non penso che sia da disagiati, anzi! È solo uno strumento in più. Per questo, vorrei condividere con voi che cosa ne penso di questo modo di conoscere le persone 2.0.

Per prima cosa riconoscere le persone. Certo, il popolo della Rete si ammazza di autoscatti o fauti, come li chiamo io, ma pecca di un uso smodato di filtri. La delusione da pensavo-fossi-diversa/o è SEMPRE dietro l'angolo.
Io, poi, sono così biondo e smemorato che non riesco MAI riconoscere le persone tramite la foto profilo. 

- Ma tu sei Pierpaolo di Twitter?
- Sì esatto! E tu invece?
- Sono *nome utente impronunciabile perché voi scegliere nomi normali mai*! 
- Aaaah sì... 

E poi passo la serata a chiedermi a chi minchia ho stretto la mano. 

Seconda cosa, notare le differenze tra personalità virtuale e personalità reale. Attraverso una maschera come Internet, protetti dal proprio computer, le persone si sentono più a loro agio di esprimere la loro personalità. I timidi diventano spavaldi e gli spavaldi mostrano il loro cuore tenero. Dal vivo, ovviamente, tutto cambia. Scopri che quella persona che credevi un pallone gonfiato invece non lo è per niente, anzi. 

Ci dovrebbero fare uno studio sociologico, non trovate?

Io vorrei tanto sapere che cosa ne pensa la gente di me dopo avermi conosciuto dal vivo e di quelli che invece mi hanno conosciuto solo sulla Rete.


2 commenti:

  1. Beh, il tuo è un discorso molto interessante. Io non sono iscritta a nessun social network. Uso solo ed esclusivamente Blogger, e ti dirò che ho avuto comunque modo di incontrare qualcuno conosciuto solo qui virtualmente e beh...me ne sono innamorata :)
    Quindi no, non penso che conoscersi sui social sia qualcosa da sfigati, o da persona priva di vita sociale; in fondo lo scopo è proprio quello di allargare le proprie conoscenze; sarebbe preoccupante se la vita si limitasse SOLO ad Internet.

    Io ti conosco da poco solo nella rete, direi che mi sembri un ragazzo molto a modo, sicuramente parecchio spiritoso ed ironico, ma credo che tu abbia anche una sensibilità particolare, spiccata, di quelle che si tende a nascondere perché non venga colpita per ferire.

    Non so se ci ho preso, semmai un giorno ti riconoscessi chissà dove, nella realtà, mi dirai :)
    Un abbraccio :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Penso che sia un nuovo modo per fare amicizia forse anche migliore perché altrimenti non avrei mai potuto conoscere persone con cui ho un sacco in comune!
      Direi che ci hai preso appieno :)

      Elimina

Tu che cosa ne pensi? Commenta! ORA!