giovedì 3 aprile 2014

Quando una storia finisce

[Attenzione articolo serio]

Sinceramente non so se ne dovrei parlare qui, la Rete mi ha già causato molti problemi in passato. Quello che si scrive qui, in un modo o nell'altro, può essere potenzialmente letto da tutti e persino da chi non vorresti.
In ogni caso, voglio condividere con voi un insegnamento che ho imparato dalla vita: per quanto ci si sforzi, una storia se non va, non va e non si può fare assolutamente nulla per evitarlo.

Sono sempre andato contro tendenza. Come un salmone. Mentre la società diventava sempre più egoista "io cerco una persona simpatica" "io cerco una persona bellissima" "io voglio...", "io pretendo...". Io, io, io. 
 
Il sottoscritto, un po' come Amélie, si è sempre sentito un martire. Sono forse uno dei pochi che è sempre sceso a patti. Più di una volta ho messo da parte l'orgoglio e ho dato ragione a mia sorella, a mia madre, ai miei professori e infine ai ragazzi. Ho sempre anteposto il benessere degli altri. Il morbo del crocerossino è una brutta bestia.
È bello vedere qualcun altro sorridere grazie a te, vedere qualcun altro stare bene proprio per te. E penso che continuerò a farlo, nei limiti.

Però, c'è un però. La vita mi ha insegnato che a volte bisogna lasciar perdere. Non prendetemi alla lettera, non smettete mai di lottare per i vostri sogni, semplicemente valutate bene quali sono i vostri veri sogni.

Siate sempre onesti con voi stessi e anche con gli altri. L'onestà è importante.

[Fine articolo serio]

2 commenti:

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