mercoledì 23 aprile 2014

Sei romano se...

Per chi non mi conoscesse, sono nato in Lombardia da genitori calabresi e veneti e vivo, da ormai dodici anni, a Roma. Ho passato metà della mia vita, praticamente tutta la mia infanzia, al nord e, invece, la mia adolescenza in centro Italia. Ogni estate, da quando sono nato, sono sempre andato a trascorrere le vacanze in Calabria. Questa mia particolare situazione ha fatto sì che io non mi riconosca né lombardo, né veneto, né calabrese e nemmeno laziale. 
Non ho radici. 
Quando mi chiedono di dove sono rispondo: italiano

Dicevamo, vivo da anni qui a Roma, eppure non mi sento affatto romano. Mi sento come un osservatore esterno, sono un casco blu. Vorrei condividere quello che ho notato in tutti questi anni di ricerca sul campo.


  • La pizza bassa. Avete mai mangiato una pizza romana? No? Bene NON LO FATE PER NESSUN MOTIVO AL MONDO! A Roma, per qualche strana ragione, mangiano una pizza molto molto molto bassa. Tipo un cracker. Ci ho provato tante volte a dir loro che quella non è una pizza, ma loro niente mi rispondono sempre "la pizza romana è bella scrocchiarella. Quella napoletana non la digerisco". Contenti loro. 
  • L'automobile. I romani hanno uno strano rapporto con questo mezzo di locomozione. In realtà, un po' in tutta Italia, ma qui si parla di romani quindi MUTI. I romani non posseggono un'auto, la amano. Non riescono proprio a farne a meno. Un po' li capisco. L'ATAC, l'azienda capitolina di trasporto pubblico, fa schifo. Conosco romani che non vanno mai in centro proprio perché non possono arrivarci in auto e organizzano le loro uscite con gli amici solo se si trova parcheggio. Praticamente a volte si passa metà della serata alla disperata ricerca di un parcheggio, mentre chi si è recato con i mezzi è già lì da un'ora. E questo ci porta al prossimo punto.
  • La puntualità. I romani non sono puntuali e io, ormai, mi sono adattato a loro. Si dimenticano sempre che Roma è una delle città più trafficate d'Italia e puntualmente si dimenticano che prima di poter arrivare a destinazione devono superare una selva di automobili tutte guidate da un unico conducente. Arrivati devono trovare parcheggio. Insomma, si finisce sempre per aspettare per ore.
  • I linguisti. Per qualche strana ragione, i romani pensano di essere i detentori della lingua di Dante. Appena giunto qui, avevo un accento tipicamente settentrionale, avevo dieci anni e i  miei genitori mi iscrissero alle medie. I bambini sanno essere crudeli, ma i bambini romani che si credono linguisti, ancora di più! "Non si dice calorifero si chiama termosifone!" e poi loro tranquillamente dicono "borZa". Valli a capire.


Questa era la mia lista basata, come potete ben vedere, dalle mie esperienze personali. Voi vivete a Roma oppure come me vi siete trasferiti? Che cosa aggiungereste a questa lista?

2 commenti:

  1. E' un post divertentissimo.
    Soprattutto particolari le tue origini diversificate, tra le quali c'è anche la mia.

    A Roma ci son stata circa due anni fa, una breve tappa mentre tornavo da Perugia a casa, ma non ho avuto tempo di assaggiare la pizza (causa imprevisto, lasciamo perdere, va ihih).
    Per il parcheggio impossibile da trovare ed il traffico è assolutamente vero, quello l'ho notato eccome!
    E per il linguaggio non ne parliamo: l'ammmore l'ho trovato proprio Romano e quindi immagina i dialoghi tra lui e me, una meridionale convintissima :-DD

    Hai un blog molto carino, felice di seguirti, un saluto :)

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    Risposte
    1. Ma meno male che non l'hai assaggiata. Meno male!
      Grazie mille per il tuo sostegno, torna a trovarmi quando vuoi :)

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